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Un figlio da mostrare agli altri

29-09-2023 14:45

Emidio Tribulato

Prevenzione,

Un figlio da mostrare agli altri

Per alcuni genitori il figlio, o i figli, sono vissuti come delle medaglie al valore. Medaglie da appuntare sul petto .

Per alcuni genitori il figlio, o i figli, sono vissuti come delle medaglie al valore. Medaglie da appuntare sul petto per comunicare a se stessi e agli altri le proprie capacità ed i propri meriti. Per questo tipo di genitori il primo obiettivo da raggiungere è l’avere un figlio a qualunque costo, in quanto la prima cosa che si vuole comunicare agli altri è la propria capacità fecondante: ‹‹Anch’io sono capace di avere un bambino››. Come se riuscire ad avere un figlio marcasse in senso positivo la propria immagine agli occhi degli altri. Ma, subito dopo, questo tipo di genitori ha bisogno di comunicare altre capacità: ‹‹Non solo anch’io, come te, ho un figlio, ma il mio è più bello e più bravo del tuo››. Ciò che dovrebbe essere un dono fatto anche a se stessi ma soprattutto fatto al figlio, alla vita e alla società, diventa un dono fatto solo a se stessi. Il figlio, per questi genitori, è in questi casi qualcuno da mostrare piuttosto che da amare. Ciò carica il nuovo essere umano di notevoli responsabilità: egli, per essere un figlio da mostrare, dovrà essere e dovrà comportarsi in un certo modo. Un figlio da mostrare dovrà essere non solo il più bello, forte, alto, ma anche il più educato, il più bravo negli sport, il più capace negli studi. Pertanto non basta essere bravi a scuola, bisogna essere “il più bravo”. Soprattutto il proprio pargolo deve superare nei voti il figlio degli amici, con i quali vi è una sotterranea competizione. Ed in seguito, da grande, dovrà avere un lavoro prestigioso, effettuare un matrimonio da sogno, il più sfarzoso che si sia mai visto in paese o in città e così via. 

Il bambino caricato di queste aspettative e di questi “doveri” sarà come stretto da una morsa psicologica invisibile, per cui dovrà corrispondere in tutto e per tutto ai desideri dei genitori. In caso contrario si manifesta la disistima. Egli avverte che da parte dei genitori vi sono delle condizioni ben precise: ‹‹Io ti vorrò bene, tu sarai un figlio amatissimo, se ti comporterai secondo le mie richieste, le mie esigenze, i miei voleri e bisogni. In caso contrario perderai il mio affetto, il mio amore, insieme alla mia stima››. 

Spesso questi figli si ritrovano in famiglie facoltose o molto in vista dal punto di vista politico o sociale; altre volte anche in famiglie umili vi è un bisogno di elevarsi agli occhi degli altri mediante il figlio. A volte questa operazione riesce: il figlio si adegua perfettamente ai desideri dei genitori e li fa propri. Il più spesso però il bambino avverte la violenza di essere usato per dar lustro ai genitori e, frustrato e stanco, reagirà con apatia o con più o meno aperta aggressività. In alcuni casi, pur di difendere la propria personalità, cercherà di essere esattamente all’opposto rispetto alle aspettative dei genitori. Non il più bravo ma il meno bravo. Non il più educato ma il meno educato.